Contro la strage degli agnelli a Pasqua

Agnellini che a un mese di vita vengono strappati alle madri, costretti a lunghi viaggi terribili ed estenuanti su TIR strapieni, per arrivare a un lurido macello in cui gli animali terrorizzati vengono immobilizzati, storditi, appesi a un gancio per una zampa, e lasciati dissanguare.

Ogni anno a Pasqua vengono uccisi 900 mila tra agnelli, capre e pecore. Animali che arrivano quasi tutti dai paesi dell’est, con lunghi “viaggi della morte”, stipati in camion in condizioni insostenibili e mai sottoposti a controlli.

 

Salvarli è facile: basta non mangiare agnello a Pasqua, né in nessun’altra occasione.

 

Non mangiare nessun animale. Gli animali sono tutti uguali, uguali al cane o gatto che hai a casa o che conosci dai tuoi amici.

Tutti provano sentimenti: paura, dolore, ma anche gioia, affetto, amore.

 

Perchè “la pace va cercata con la pace e non con l’agonia di un altro essere…”

 

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Commenti

  1. Gianni Tammuz  marzo 22, 2015

    Questi crimini commessi a danno di creaturine innocenti si commentano da sé… Una persona umana che abbia un minimo di sensibilità non può accettare simili orrori!

    rispondere

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