PUBBLICITA’ PROGRESSO: va dove ti porta il cuore

dalla catechesi per l’udienza giubilare di Papa Bergoglio del 14 maggio 2016:

“Quante volte vediamo gente tanto attaccata ai gatti ai cani, e poi lasciano senza aiuto la fame del vicino e della vicina? No, per favore no”.

Noi non facciamo catechesi. Ci limitiamo a documentare gli eventi e ciò che accade intorno al mondo dei gatti randagi. Possiamo sostenere esattamente  “Quante volte vediamo gente che tanto attacca i gatti  e i cani, e poi trascurano o fanno soprusi anche con i vicini e la vicina? ” Provate a capirci:

  • ogni anno curiamo gatti feriti da impallinamento: dovremmo forse preoccuparci con più pietà dello stato di salute mentale dei cacciatori?
  • una nostra volontaria ha come vicini di casa dei venditori di carne (comunemente definitivi macellai) il cui hobby è pescare e/o in alternativa sparare con armi di softair a qualsiasi animale si posi nel loro giardino: dovremmo forse preoccuparci con più pietà della fame (di violenza o di cibo..) di questi vicini?
  • ogni settimana entra qualcuno nella nostra sede che ci racconta che il loro vicino li ha prima minacciati e poi avvelenato e fatto morire il loro gatto: dovremmo forse preoccuparci con pietà di quel vicino che non ne ha avuta per l’animale?
  • siamo stati testimoni con i Carabinieri del reato di deportazione di animali da parte del vicino di casa di una gattara che seguiva una colonia felina censita e tutelata: che cosa dovremmo dire dell’accusato che ha confessato?
  • abbiamo trovato un gatto domestico ferito con un dardo di balestra e un altro randagio con un amo ficcato nella guancia: dovremmo forse preoccuparci di più di chi ha consapevolmente compiuto questi atti?

Nel 2016 è triste e avvilente dover ricorrere alle domande retoriche per evidenziare che c’è ancora tanta follia nella mente umana indirizzata verso gli animali compagni di vita.

Noi facciamo volontariato in piena buona fede verso i gatti e secondo criteri di pacifica libertà e convivenza, sopravvivendo con la vera carità di pochi.

E intanto lasciamo spazio ai buoni propositi tante volte mai praticati invece da chi, ecumenicamente, cristianamente e religiosamente, ha deciso di aiutare gli umani, che poi però pecca di pedofilia e di lussuria.

No, per favore no, lo ribadiamo anche noi.

Ognuno scelga il proprio ambito di impegno: c’è tanto ancora da fare ed è evidente a tutti.

Noi volontari animalisti, intanto, andiamo con la coscienza pulita dove ci porta il cuore e cioè verso gli animali non umani, quelli randagi.

 

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